mercoledì 4 maggio 2011

Riscoperto a Cambridge un archivio di Wittgenstein



(ANSA) - LONDRA, 27 APR - Un archivio di Ludwig Wittgenstein andato perduto nel caos della seconda guerra mondiale è  riemerso a Cambridge, rivelando aspetti nuovi sul pensiero del maggiore filosofo del ventesimo secolo e sulla sua relazione con un giovane matematico, Francis Skinner, che fu per anni il suo amanuense e il suo amante.

Allievo e maestro avevano vissuto insieme, viaggiato insieme, a un certo punto imparato il russo assieme con l'idea di trasferirsi in Urss a fare i contadini.

Un professore di Cambridge, Arthur Gibson, ha passato gli ultimi tre anni a studiare l'archivio: “Materiali interamente nuovi che illuminano il processo cognitivo di Wittgenstein” ha detto al Guardian: “Come se guardassimo nella sua mente dal buco della serratura”'.

L’archivio è  rimasto inesplorato per quasi 60 anni. Wittgenstein e' morto a Cambridge dieci anni dopo la morte prematura del suo amico, il 29 aprile del 1951.

Amo il pensiero di Wittgenstein il suo modo di filosofare, la sua ontologia,  le sue fulminanti proposizioni, ho girovagato a lungo, per anni, anche se in maniera non sistematica  tra  il Tractatus e le Ricerche Filosofiche, quasi un gioco filosofico; non ne ho ricavato granché,  ma questo andirivieni ha aperto enormi  squarci nella mia mente, provocato lampi di pensiero chiarificatori.

Ora questo nuovo ritrovamento getterà nuova luce sull’opera del grande filosofo.  Dentro l'archivio, ci sarebbe l'unica versione manoscritta conosciuta del Libro Marrone, gli appunti delle lezioni a Cambridge di metà anni Trenta. Ma ci sarebbe anche un quadernetto rosato che potrebbe essere il mitico Libro Rosa, ''un manoscritto di cui molti studiosi parlano ma che nessuno ha mai visto''. Ci sono anche migliaia di calcoli matematici in cui Wittgenstein esamina il teorema di Fermat. Insomma una Manna.

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