La recente grande crisi globale del capitalismo finanziario e le sue sempre più frequenti e devastanti repliche in vaste aree del mondo occidentale, ha innescato un processo storico, di durata imprecisabile che, in ogni caso, segnerà il definitivo tramonto del rapporto di produzione basato sul dominio assoluto del capitale. All’orizzonte si profilano forme nuove di cooperazione sociale basate sulla messa in comune delle conquiste del General Intellect, patrimonio di tutta l’umanità, non più riducibili a forme private di appropriazione.
La borghesia, quella che aveva compiuto ben altre meraviglie che piramidi egiziane, acquedotti romani e cattedrali gotiche, è stata, oggi, rimpiazzata da folte schiere di miserabili lumpenborghesi, composte di ceti affaristico-delinquenziali, che si accaparrano la gran parte della ricchezza prodotta.
Come si colloca l'Italia in questo processo...partiremo dalla recente assise della Confindutria (Maggio 2011 Bergamo).
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