“Vi
Pentirete” Berlusconi assicura che non si
dimetterà. Ecco la reazione del Mobutu Italiano (Mobutu Sese Seko Kuku Ngbendu Wa Zabanga, letteralmente: il
guerriero che va di vittoria in vittoria senza che nessuno possa fermarlo);
quindi aggiunge minaccioso: “penso che a
Napoli si pentiranno tutti moltissimo” e suggerisce ai milanesi di “pregare il buon Dio che non gli succeda
qualcosa di negativo”.
In
giro, nella coalizione al potere, si raccolgono reazioni emotive e in
ordine sparso, il clima è di dissoluzione, ma è chiaro che non se ne
andranno in maniera indolore. Si parla già di attenuare il rigore
economico del ministro Giulio Tremonti, di riforma fiscale e piano per il Sud:
si tratta di misure improvvisate e propagandistiche, che arrivano alla fine di un ciclo politico,
nonché alla conclusione di una triste
vicenda politica.
E’
la fine dell’antipolitica. Il test elettorale delle amministrative ha prodotto un significativo risultato
politico: la crisi irreversibile del berlusconismo, ovvero, la fine di
un regime autocratico, affaristico-delinquenziale (il nucleare, il ponte
sullo stretto di Messina, la ricostruzione dell’Aquila, i rifiuti di Napoli)
che in un quindicennio ha provocato un grave declino dell’Italia,
bloccando ogni processo di modernizzazione, allontanandola dall’Europa e
dal Mondo.
La
fase nuova, che inizia da oggi, consegna nelle mani della sinistra
una grande sfida. La sinistra deve dimostrare di saper parlare in modo nuovo al
popolo italiano, in particolare, a chi lavora e non vive di una qualche forma di rendita.
Nessun commento:
Posta un commento